Le murici sono un tipico piatto della cucina tarantina, chiamati anche “Lumache di mare” o, a Taranto, “Coccioli” sono dei molluschi che un tempo venivano usati per i pregiatissimi colori purpurei dei mantelli delle classi più agiate, solo i più alti rappresentanti delle caste aristocratiche e sacerdotali potevano indossare questo colore.
Molto abbondanti nei mari tarantini , in particolare nella zona di Villa Peripato nel Mar Piccolo, le murici erano utilizzate in epoca greca e poi romana per la lavorazione della porpora, da ogni singolo mollusco, poteva essere estratta una sola goccia di colore e dunque per realizzare un capo d’abbigliamento servivano migliaia di esemplari. Una volta estratti i molluschi, le conchiglie venivano abbandonate, ed erano talmente tante formare una collina, detta anche Collina dei Coccioli. Secondo alcune fonti le officine della porpora erano situate lungo la spiaggia orientale del Mar Piccolo.
Le murici producevano un colore molto resistente ai lavaggi: la porpora era quindi preziosissima e solo in pochi potevano esibire in pubblico questo colore. Per lungo tempo fu riservata all’uso sacerdotale e regale, ma in seguito venne utilizzata anche dagli aristocratici romani per abbellire le proprie vesti
La porpora prodotta era destinata all’esportazione verso Roma e l’impero e alla colorazione delle celebri lane della zona, attività molto fiorente del territorio che incontrava anche la passione per il lusso smodato dei Tarantini.
Il color porpora caratterizza la storia e l’immaginario della città ed è uno dei tanti modi con cui la Taranto di oggi si nutre e si specchia nella città che era un tempo.
Public Scape Taranto vuole essere anche questo, un viaggio attraverso le tradizioni, storia, leggende e come in questo caso i colori.